In Memoriam.
“Non c’è due senza tre” si dice, per intendere che le probabilità spesso rendono ripetitivi eventi somiglianti. Ma non è questione di probabilità quando si guarda all’attività dell’Associazione “Amici del Cammino di Santiago” di Fondo in Val di Non.
Perché ormai è una certezza che questo nostro gruppo di amici, con origine nella nostra valle ma esteso ormai anche ad altre adiacenti, abbia assunto l’abitudine di ritrovarsi sulle strade della Spagna più o meno ogni 2 anni, per rinfrescare le motivazioni e i riferimenti che hanno legati i suoi aderenti
Scriviamo a nome dei 48 partecipanti dell’ultima nostra camminata in Spagna, dal 16 al 27 agosto appena passato, e mi viene da ricordare che tutto prese inizio in quel 2006 con il ritrovo di alcune persone, quasi tutti insegnanti dell’Istituto professionale di Cles, sviluppando un primo convegno sulle tradizioni della comunità di Fondo verso quel San Giacomo (Sant Iago) e quel Cammino che vediamo riportati in alcuni affreschi, risaltanti sulle facciate della nostra cittadina.
In seguito nel 2007 abbiamo fatto una prima uscita in Spagna, sul Cammino Francese, da O’Cebreiro fino a Santiago poi, sempre con obiettivo Santiago, nel 2009 siamo risaliti da Ponte de Lima in Portogallo su verso il nord della Galizia. A seguire nel 2011 abbiamo percorso un tratto da Roncisvalle e nella Mesetas, il caldo altipiano centrale, e infine quest’anno sul percorso del “Norte” partendo dalla costa del golfo cantabrico sull’Atlantico e piegando verso sud-ovest abbiamo toccato Oviedo, Baamonde, Cabana, Madelos fino a Santiago, tenendoci nel limite dei sette giorni di cammino come ci eravamo stabiliti per permettere ai partecipanti di effettuarlo nel periodo di ferie concesso.
Tutto questo lo abbiamo vissuto tra apparizioni, scorci o vedute più ampie di baie, calette, spiagge, porticcioli che, penso abbiano tolto il fiato anche a chi è più abituato di me a frequentare quei posti.
In contemporanea a questa avvincente esperienza se ne aggiungeva un’altra impersonata da un nostro associato Giovanni Moschen, che si è assunto l’incarico di portare una targa ricordo dell’ex Presidente sulle spalle fino a Santiago, e gli passiamo la parola per descriverla.
La motivazione era per me doverosa anche se un po’ malinconica. Lo scorso anno nel mese di marzo l’associazione aveva partecipato con dolore alla scomparsa del proprio Presidente, il professor Carlo Paolazzi, ideatore e animatore del gruppo, ma io ne ero venuto a conoscenza alcuni giorni dopo il funerale.
Avevo quindi cominciato a pensare come ricordarlo, con quale segno sottolineare il legame che era nato negli anni di conoscenza e di fecondo rapporto culturale, instaurato da Carlo con tutti come presidente dell’associazione, ma che io vissi come una felice occasione personale.
L’idea di dare lettura in cattedrale ad una delle preghiere scritte da Carlo stesso in vita, proprio per leggerla a Santiago, fu data per scontata.
L’iniziativa di portare una targa-ricordo sul Cammino nacque da me, quasi come una assoluzione per quel mancato ultimo saluto che non avevo potuto rivolgere a Carlo.
Ed è stato così che dal 22 luglio fino al 25 agosto mi sono ritrovato per i sentieri e le stradine della Spagna con il mio zaino ed una targa ricordo, ma soprattutto con la figura di Carlo che mi sollecitava verso la sera o durante le camminate più solitarie e più lunghe, per invitarmi a riflettere su quegli argomenti che sapevamo essere interesse di entrambi e non avevamo trovato tempo di fare quand’era in vita. All’inizio del percorso si è poi aggiunta l’idea di compilare una Credenziale al suo nome e di farvi mettere i timbri di tutti i luoghi attraversati. E a Santiago poi, parlando con un incaricato dell’Ufficio Credenziali, ebbi il suggerimento di chiedere una Compostela-memoria che ufficializzasse l’avvenimento.
Così la sera del 26 agosto a Corcubion, paesino vicino a Finisterre, la targa con i documenti nominati è stata definitivamente posta nella sede dell’ostello dell’associazione Agacs di Santiago.
La sede di Corcubion ha un significato speciale per la nostra associazione. Proprio lì nel 2005 Carlo e altri rappresentanti hanno avuto i primi contatti con gli amici dell’associazione spagnola iniziando a lavorare al progetto europeo “Tradizione Attualità nel Cammino di Santiago”, progetto che ha aperto la strada alla nascita della nostra associazione e delle nostre attività. E’ stato quindi un grande piacere trovare alcune di queste persone ad accoglierci alla piazza dell’Obradoiro e altre venute a salutarci proprio alla sede di Corcubion dove tutti assieme abbiamo reso solenne memoria alla figura ed a quanto fatto dal nostro caro ex Presidente.
Giovanni Moschen e
il direttivo dell’Associazione Anaune Amici del Cammino di Santiago
Settembre 2013